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Carmela Santoro in arte Donna Carmela, artista napoletana nomade, viaggiatrice, stilista, modellista, sarta, attrice, autrice, performer.
Dal 2011 vive a Torino,
Passages.
Tramare…con il tessuto
Le mie creazioni sono suggestioni, talismani, creo chimere, faccio magie!
I tessuti sono scelti e “creati” come materia viva, tanti assunti per le loro valenze tattili e visive, una materia dove poter condensare pensieri, idee e desideri, emozioni, memorie e sogni, forze arcane che si celano nella materia e che si estrinsecano tra le mie mani. Libera forgiatura di corpi di stoffe che sembrano avere una vita propria, fatti di pezzi d’anima sparsi che vengono riportati in gioco, tra loro annodati, ricongiunti, tramati.
Il fascino intrinseco della trasformazione l’ho provato su di me, con me, alchimista di me stessa e con me stessa proprio attraverso l’arte del cucito che mi consente di sperimentare l’ alterazione, il ri-creare con il già definito: decostruire un tessuto o un capo per ricrearlo è un “intervenire” scrostando strati di convinzioni che mi bloccano, quelli che io definisco “Scrostamenti alchemici”, un tentativo di ridefinire il proprio credo, il proprio vissuto e compattarlo, ricucirlo dei frammenti non visti, delle tessere disordinate o rimosse, di desideri che aleggiano, di domande che vanno riformulate, insomma è un “mettere a posto”, un ricollocare, venire a patti: è un rivoluzionare il proprio mondo, dargli un diverso ordine, creare una verità altra.
Tutto quello che posso fare è predispormi…
“Si può cucire quello che si vuole nel tessuto, anche segreti”. (dal film Il filo nascosto -Phantom Thread-regia di Paul Thomas Anderson)
Il Progetto “Le Cinque Carmele” nasce in seguito ad un percorso di ricerche ventennali sul tema della molteplicità dell’essere, ricerche portate avanti da Carmela Santoro durante i suoi viaggi in giro per il mondo e da altre menti che nel corso degli anni si sono ispirate alla tematica della frammentazione dell’identità personale e che a loro volta hanno ispirato e portato avanti questo enorme e variegato studio.
Argomento studiato e sperimentato sulla propria pelle, Carmela ci accompagna per mano attraverso un percorso che attraversa molteplici paesi e città quali l’Australia, la Nuova Zelanda, la Tailandia, la Cambogia, il Vietnam, il Laos, l’Indonesia, il Brasile, Berlino, Barcellona, Londra, Napoli, per arrivare poi a Torino, dove per gli ultimi nove anni ha stabilito la sua base temporanea.
Durante i suoi viaggi Carmela ha avuto l’opportunità di entrare in contatto con diverse realtà e diverse culture, ognuna delle quali le ha regalato una percezione peculiare sul tema dell’essere umano come esistenza dalla doppia natura di uno e molteplice.
Il tema è infatti talmente legato alla natura dell’essere umano stesso da riuscire a trascendere le differenze di cultura e linguaggio e poter essere ritrovato sotto diversi nomi e rappresentazioni all’interno di civiltà completamente diverse tra loro. Partendo così da una ricapitolazione della sua vita, Carmela è riuscita a ricostruire e a ridefinire quelle che lei stessa ha percepito come le sue cinque identità principali e a dare loro una forma concreta attraverso l’arte del cucito.
Nei suoi abiti Donna Carmela ha creato infatti dei percorsi di ricostruzione, evidenziati dalle cuciture a vista in colori contrastanti, con i quali allude all’unione di eventi e incontri, affetti, assenze e desideri che vanno a costituire e a ricostituire le parti frammentate di noi stessi.
Se la tematica della scissione dell’identità viene generalmente associata ad eventi traumatici quali la morte e la violenza, che hanno la caratteristica di risultare portatori di diverse problematiche quali l’isolamento, l’alienazione, la confusione e la perdita di lucidità, il percorso che Donna Carmela ha operato in primis su se stessa e che invita ognuno di noi a fare è un percorso di ripristino e riedificazione del sé.
Percorso attuato in primo luogo attraverso il riconoscimento e l’apprezzamento di ognuna delle versioni dell’identità personale, solamente alla luce di un primo riconoscimento si può poi procedere all’utilizzo di ognuna di queste identità come punti di forza e talenti personali, per riuscire infine a reinserirle in una visione di identità in cui la molteplicità dell’io non viene più percepita come frammentaria e dislocata, ma come una positiva collettività.
In art Donna Carmela, a Neapolitan nomadic artist, traveler, stylist, modeller, dressmaker, actress, author, performer.
Since 2011 she lives in Turin, Italy
Passages.
To plot… with fabrics
My creations are suggestions, talismans, I create chimeras, I do magic!
Fabrics are chosen and “created” as living material, many assumed for their tactile and visual valences, a material where to condense thoughts, ideas and desires, emotions, memories and dreams, arcane forces that are hidden in matter and that are expressed in my hands.
Free forging of bodies of fabrics that seem to have a life of their own, made of scattered pieces of soul that are brought back into play, knotted together, reunited, plotted. I felt the intrinsic fascination of the transformation on myself, with me, alchemist of myself and myself through the art of sewing that allows me to experience the alteration, the re-creation with the already defined: deconstructing a fabric or a piece to recreate it is an “intervention” peeling layers of beliefs that block me, those that I call “alchemical scratches”, an attempt to redefine one’s belief, one’s own experience and compact it, mend it with unseen fragments, weaving disordered or removed, of desires that flutter, of questions that need to be reformulated; in short, it is a “put in place”, a relocation, come to terms: it is a revolutionizing one’s own world, giving it a different order, creating another truth.
All I can do is prepare myself …
“You can sew what you want in the fabric, even secret”. (from the film The Hidden Thread -Phantom Thread-directed by Paul Thomas Anderson)