BIO

Donna Carmela Santoro

Carmela Santoro, in arte Donna Carmela, è un'artista napoletana nomade, stilista, modellista, sarta, attrice, autrice, performer, coach. 

Lascia Napoli nel 1994 per andare alla ricerca di ciò che è altro, nuovo, diverso. La prima tappa è Londra, dove si ferma per due anni, poi nel 1997 arriva la grande decisione di vivere di “passaggio”; inizia quindi un periodo di cinque anni on the road. Dopo una tappa in Nuova Zelanda si sposta in Australia, dove per 2 anni lavora come sarta personale con svariati stilisti australiani.

Il viaggio di Donna Carmela continua attraverso il sud est asiatico: Tailandia, Cambogia, Vietnam, Laos, Indonesia, sono alcune delle tappe che tocca, vivendo e condividendo il quotidiano con gli abitanti del luogo. Durante il suo viaggio a cavallo di un motorino, incontra le tribù native residenti sulle montagne e lungo il fiume Mekong, da cui viene accolta con gioia e curiosità e dove cerca di rendersi utile in vari modi,  anche offrendosi volontaria negli orfanotrofi, centri di accoglienza mutilati di guerra e case psichiatriche. 

Donna Carmela approda poi a Berlino, dove vive per sette anni cercando un modo artistico di esprimere quello che stava vivendo e scoprendo. È durante l’esperienza nella capitale tedesca che arriva l’incontro con il Teatro. Fonda insieme a Manuela Naso e altri 6 attori l’associazione artistica “TEATRO INSTABILE BERLINO”, primo gruppo di teatro di ricerca italiano a Berlino di quegli anni. La magia del palcoscenico diventa uno strumento per poter impersonare le proprie identità, un mezzo di ricerca per lavorare su se stessa. Nel 2006 va in scena con il suo primo spettacolo (da lei scritto e interpretato): “Alla Ricerca Del Re Magio”, una commedia in napoletano con i sopratitoli in tedesco, nel contesto del Festival Berlinapoli a Berlino. Da quel momento inizia una lunga fase dedicata al teatro e alla performance; segue diversi seminari, residenziali, artistici e teatrali, con Gey Pin Ang, Danio Manfredini, Anna Redi, Patch Adams, Manuela Naso, e altri.

 Si trasferisce poi a Barcellona, dove collabora con diversi festival come organizzatrice e propone i suoi primi seminari artistici per le donne; uno di questi è "L'Immaginario", una serie di lavori di stesura di  autobiografia attraverso la scrittura creativa e il personaggio, un percorso incentrato sullo scoprire le proprie personalità non ascoltate.

Nel frattempo porta avanti la sua grande passione per il cucito, lavorando con svariati stilisti, specialmente all’estero. Si muove tra Sydney, Berlino, Londra, per collezioni e costumi, finché non si ferma per un decennio nella città di Torino, dal 2011 al 2021, realizzando le sue personali collezioni, composte da abiti unici ricavati da stoffe di riciclo, particolarmente colorati e vivaci che mostrano chiaramente il suo vivere perennemente in trasformazione, una condizione che condivide con gioia attraverso il cucito.

L’esperienza torinese le serve principalmente da incubatore artistico e stilistico: qui crea il suo marchio Donna Carmela, basato su recycling e upcycling. Dal 2013 comincia anche a dare corsi di cucito creativo, mettendo in primo piano l’Arte del Cuciikoto, che lei vive come il processo creativo dell’unire, modellare, trasmutare e creare nuove forme e stili di vedere e vivere la Moda. Attraverso i suoi corsi Donna Carmela cerca anche di tramandare il proprio modo di Cucire, elaborato da esperienze trentennali sia nel settore sartoriale sia in quello industriale. 

Ma il processo di apprendimento creativo di Carmela non termina qui e approda a un’altra sua grande passione: i costumi, sperimentali, trasformabili, fantastici, costumi per viaggiare su altre frequenze che non siano scontate o già viste. Durante il suo lavoro come assistente costumista nel film “Il Profumo, storia di un assassino” diretto da Tom Tikwer, per tre mesi a Barcellona ha ricoperto diversi ruoli che l’hanno ispirata ad andare oltre, non solo artisticamente ma anche fisicamente… giunge quindi il momento di spostarsi in una nuova città, Venezia.

Nasce così “Donna Carmela PASSAGES “, una moda oltre le mode: “la creazione di una cartografia che non si affida ai geografi ma ai creatori di itinerari”, come scrive il suo amico e filosofo Francesco Forlani.

Donna Carmela dice di sé di essersi sempre pensata cloud, una nuvola che cambia forma a seconda dell’occhio che la fissa, leggera, aerea, sicuramente mobile. Le sue creazioni sono suggestioni, talismani, i tessuti sono scelti e progettati come materia viva, tanti assunti per le loro valenze tattili e visive. Del resto, gli abiti sono le cose che abitiamo.

Le sue creazioni sono uniche anche perché realizzate con stoffe di riciclo, vestono le nuvole che popolano ogni mondo che attraversa, ogni cultura, civiltà, sfiorandone appena le forme, lasciandole libere di essere. Quello dell’arte di Donna Carmela è un vero e proprio viaggio nei colori, tra mille sfumature e colmo di sensualità. Da un capo all’altro del filo con cui cuce insieme pezzi di tessuto collega anche le diverse tappe dei suoi viaggi, tessendo ogni volta un arazzo di ricordi, rimanenze, incontri.

Il cucire di Donna Carmela diventa così un ricucire biografico, una ricostruzione dei fatti che si snoda attraverso lo sperimentalismo di innesti e congiunzioni di emozioni. Donna Carmela cerca di prendere le sensazioni così come si presentano e amalgamarle insieme, per poi diluirsi nelle loro sfumature, sentirle addosso, abitarle, in un viaggio infinito. Così una cucitura diventa il mare di Napoli, un taglio si trasforma in una piovosa giornata a Torino… è l’immaginario di chi crea alla stessa maniera in cui vive un sogno, dove realtà e déjà vu si mescolano. I riferimenti estetici si accavallano a luoghi mentali, dove ogni creatura e ogni travestimento sono possibili, si sovrappongono a ritagli di storia, frammenti di viaggio, dettagli colti per strada o negli sguardi delle persone.

Nel più recente capitolo del suo viaggio, Donna Carmela diventa performer: apre le sue sfilate con delle performance artistiche, e le sue collezioni sartoriali non sono solo un prodotto artigianale, ma anche il frutto di un percorso di introspezione per andare oltre, un passo più in là o più in alto da se stessa. A Venezia fonda il collettivo “Passages” ed è con quest’ultimo che cura la sua performance più recente, “Weaving Talents”. Donna Carmela veste i panni della donna ragno e aiuta a tessere un percorso sull’identità, che si scompone e ricompone intrecciando poesia, arte e attivismo artistico.